È
proprio per sprigionare quelle risorse in un tempo di crisi, che ritengo
fondamentale oggi un nuovo impegno in campo politico, anche perché viviamo il
tempo di “un clima di sfiducia che si radica nella paura dell’altro o
dell’estraneo, nell’ansia di perdere i propri vantaggi, e si manifesta
purtroppo anche a livello politico, attraverso atteggiamenti di chiusura o
nazionalismi che mettono in discussione quella fraternità di cui il nostro
mondo globalizzato ha tanto bisogno”.
“Il messaggio di Papa Francesco per la Giornata della Pace 2019, pur essendo
evidentemente di portata universale, giunge in un momento di rinnovato
interesse e di dibattito nel nostro Paese sull’impegno dei cristiani in
politica. Il Papa ha come faro di fondo quello del perseguimento della Pace, ma
affronta una serie di temi essenziali sulle scelte della politica e dei
politici. Le sue parole sono uno stimolo di riflessione fondante per chi si
interroghi sul senso della presenza dei cristiani nell’agone politico.
Papa Francesco parla della
“nostra casa comune” di cui prenderci “cura con
sollecitudine”, ricollocando la preoccupazione ecologica al centro
dell’attenzione politica. La questione ambientale torna ad essere centrale per
i cristiani, soprattutto nella portata “globale” in cui è posta nella
prospettiva della Laudato si’, dove il Papa ha scritto con chiarezza: “Oggi
non possiamo fare a meno di riconoscere che un vero approccio ecologico diventa
sempre un approccio sociale, che deve integrare la giustizia nelle discussioni
sull’ambiente, per ascoltare tanto il grido della terra quanto il grido dei
poveri”. (…)
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