GIORNATA MONDIALE SLA 21 GIUGNO 2019:
dalla Regione Lazio un milione di euro per rafforzare l’assistenza
domiciliare Il consigliere Ciani: urgente istituire il Registro regionale
delle persone affette da SLA.
La Giunta regionale del Lazio
incrementa di 1 milione di euro l’anno le risorse per le cure a domicilio per i
malati di SLA (sclerosi laterale amiotrofica). Con questa cifra sarà possibile
a ciascun malato, secondo quanto previsto dalla determinazione regionale,
attivare o implementare il servizio di assistenza domiciliare o le risorse per
le prestazioni di assistenza erogate da caregiver, siano essi lavoratori
privati o familiari. I destinatari delle nuove risorse sono i malati di SLA con
disabilità gravissima e quelli con problemi tali da rientrare nella condizione
generale di non autosufficienza.
All’origine delle nuove cure
domiciliari c’è uno stanziamento di 3 milioni di euro (un milione di euro
l’anno nel triennio 2019-2021) inserito nel bilancio regionale nello scorso
dicembre grazie ad un emendamento di Paolo Ciani, consigliere regionale di
Democrazia Solidale – DEMOS e vicepresidente della Commissione Sanità.
“Nonostante le esigue risorse a
disposizione, ho voluto insistere con la Giunta affinché la nostra Regione
metta in cima alle proprie priorità il sostegno ai soggetti più fragili della
società – ha dichiarato Ciani – in questo caso ai malati di SLA e alle famiglie
che con grande dedizione li sostengono ogni giorno in condizioni molto
difficili”.
In occasione della giornata mondiale
Ciani indica una nuova tappa da raggiungere: l’istituzione del Registro
regionale persone affette da SLA. “È decisivo portare a compimento il percorso
già iniziato per il Registro, che potrà favorire una migliore conoscenza
riguardo alla diffusione della malattia (che nel mondo colpisce oltre 400 mila
persone), la sua distribuzione sul territorio regionale, i bisogni delle
famiglie. Tale proposta non riguarda solo i malati di SLA ma tutti noi, perché
essere dalla parte dei deboli costruisce una società migliore per tutti”
conclude Ciani.