“Esprimo massima solidarità al direttore di Avvenire, Marco Tarquinio, per le accuse ricevute ieri durante la trasmissione di La 7 `L`aria che tira`. Stimo Tarquinio, persona seria e grande professionista e sono a dir poco allibito dall`entità del fraintendimento delle sue parole. Come lui, anche noi di Demos siamo contro l`aumento delle spese per le armi, convinti che la pace si costruisca con ben altri strumenti e non sulla pelle dei popoli, sia ucraino che russo. Se esporre tesi contro la guerra e le armi vuol dire stare con Putin, siamo davvero messi male”.Così in un comunicato il capogruppo capitolino di Demos Paolo Ciani.