CASA. CIANI: RESIDENZA È UN DIRITTO, NON SI CHIEDE MA SI DICHIARA

“Abbiamo approvato ieri in Assemblea Capitolina una mozione a cui abbiamo lavorato con impegno; una mozione che vuole tutelare il diritto alla residenza, negata in virtù dell’art. 5 della L. 80/2014, il cosiddetto decreto Renzi-Lupi a chi non ha un contratto di affitto in regola, anche se in stato di necessità”. Lo afferma il capogruppo capitolino di Demos Paolo Ciani. “Oggi non parliamo di occupazioni o diritto all’abitare, ma del diritto alla residenza e di ciò che ne deriva. L’art. 43 del codice civile recita che la residenza è nel luogo in cui la persona ha la dimora abituale: ma oggi tanti nostri concittadini devono dichiarare il falso, perché vivono in un luogo e per avere la residenza devono dichiarare di abitare altrove. Come è assurdo che chi vive in uno stabile occupato – quindi in un luogo fisico con un indirizzo – debba dichiarare la propria residenza all’indirizzo dei senza dimora. Nella norma italiana, la residenza non si chiede, si dichiara. È un diritto che oggi sembra una concessione, qualcosa che necessita di determinati requisiti. Le vecchie norme prevedevano la possibilità di dichiarare ovunque la residenza, anche per strada. Oggi servono parametri che alcuni non possiedono. E queste persone non possono dire la verità sul luogo in cui vivono, mentre per lo Stato e per l’amministrazione sarebbe molto più importante conoscere davvero la dimora reale. Personalmente, abolirei l’articolo 5 del Decreto Lupi, ma è un compito del Parlamento. Quello che chiediamo nella mozione è un’applicazione completa di questo articolo, compresa la deroga prevista nei casi in cui ci sono minori o particolari fragilità. Una deroga che garantisce la residenza e di conseguenza la possibilità di prestazioni sanitarie, sociali ecc.

Un atto di inclusione ma prima ancora di rispetto e riconoscimento della dignità personale, che non implica alcun diritto sul bene. Le parole hanno un peso e la residenza è un diritto per la persona. Un diritto che permette di tutelare le fragilità e accompagnare i cittadini verso un inserimento completo, anche abitativo, impossibile da realizzare se viene negato il diritto basilare della residenza. Vogliamo promuovere legalità e inclusione, reinserimento sociale, nella piena consapevolezza che il reinserimento nasce dalla garanzia e dalla tutela dei diritti imprescindibili della persona” conclude Ciani.

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