Dai primi atti e dalle posizioni pubbliche del nuovo governo noto un preoccupante revisionismo sul tema Covid. Già il fatto che in Parlamento la Presidente Meloni abbia toccato l’argomento pandemia (dramma planetario degli ultimi tre anni) al 58′ minuto del suo intervento, mi aveva fatto preoccupare; che poi le prime misure del Governo siano in favore di medici e personale sanitario che non hanno rispettato le indicazioni del mondo scientifico a cui appartengono è inquietante. Questo disorienta migliaia di pazienti che si troveranno a interloquire e a farsi curare da chi ha rinnegato la scienza e la medicina.
Altrettanto inquietanti le misure di sanatoria in favore di chi non ha ottemperato agli obblighi: diseducativo in termini di tutela della salute pubblica e della “certezza delle regole” (apparentemente tanto cara alla destra italiana), perché conferma la mala abitudine di troppi che violano le regole convinti che prima o poi un colpo di spugna li salverà (con buona pace di chi le rispetta).
Finché il virus Covid-19 circola, anche se si aboliscono i bollettini quotidiani, tutti sappiamo, anche il ministro, tutte le organizzazioni sanitarie nazionali, europee e mondiali, che il virus c’è, la pandemia anche e che il contagio è in crescita. Facciamo attenzione e non vanifichiamo anni di lavoro e sacrificio per battere il virus.
Lo dobbiamo alle migliaia di morti e ai tanti anziani e pazienti fragili presenti nella nostra società.