Ieri ed oggi in tanti hanno ironizzato o peggio ancora accusato il Pd perchè i “Cinesi” avrebbero votato alle#primarieMilanoper il candidato sindaco. Tra chi ha brillato in razzismo ci sono il grillino Toninelli (che pubblica una foto di immigrati in fila in maniche corte di 10 anni fa!) e Giorgia Meloni (ma in passato anche alcuni geni “puristi” piddini si sono avventurati in analisi venate di xenofobia, naturalmente per attaccare i propri avversari). Purtroppo anche un vignettista che stimo, Giannelli, non ha resistito alla tentazione…
Mi appare realmente assurdo questo atteggiamento. I regolamenti prevedono che i cittadini stranieri residenti possano votare, ma se poi lo fanno è segno di “ombre”, “inquinamento”, “corruzione”… A Milano ci sono circa 20.000 cittadini cinesi residenti, una comunità operosa e radicata. Solo chi non conosce o disprezza le comunità immigrate non capisce il loro interesse per la politica e la preoccupazione per la vita sociale e amministrativa della città. Non si spiega perché ci sarebbero dei votanti militanti e consapevoli (italiani) e altri oscuri e manovrati, se non con un malcelato razzismo. Di certo chi ragiona così ignora l’art.3 della Costituzione, che parla di pari dignità sociale e uguaglianza davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali e di effettiva partecipazione di tutti all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese. La partecipazione alla vita pubblica è segno di integrazione, e va favorita. Se qualcuno vuole truccare le primarie, si denunci e si intervenga, ma si evitino ragionamenti astrusi e venati di razzismo.