Roma, 20 mag. – (Adnkronos) – “La Comunita’ di Sant’Egidio
manifesta il suo dolore per gli scontri armati avvenuti sabato scorso
a Kidal, nel nord del Mali, tra militari governativi e membri del
Movimento Nazionale di Liberazione dell’Azawad, che hanno provocato
decine di morti e feriti, ed esprime la sua profonda preoccupazione
per il rischio della ripresa del conflitto”. E’ quanto si legge in un
comunicato, in cui si ricorda che “la Comunita’ di Sant’Egidio ha
chiesto ai responsabili dell’Mnla un gesto di pacificazione che portasse alla liberazione dei 28 militari e funzionari maliani, fatti prigionieri durante gli scontri, e alla restituzione dell’edificio del governatorato di Kidal attualmente occupato dai militari dell’Mnla”.
Ieri sera i 28 prigionieri sono stati liberati e consegnati alle forze di peacekeeping dell’Onu presenti nell’area. C’e’ ragione di sperare, si legge ancora, in una prossima restituzione anche dell’edificio del governatorato. Sant’Egidio manifesta il suo apprezzamento per tali gesti di pacificazione.
La Comunita’ di Sant’Egidio “continuera’ ad operare affinche’ si interrompano le violenze e perche’ le parti in causa, il governo e i movimenti armati del Nord del Mali, riprendano il dialogo e la trattativa sulla base degli accordi firmati a Ouagadougou nel giugno 2013″.