Ok dalla Conferenza Stato-Regioni all’uscita dal commissariamento per la sanità del Lazio. Il Servizio sanitario Regionale veniva commissariato l’11 luglio del 2008 per il più grande debito italiano e un disavanzo annuale che ammontava a circa 2 miliardi. Quando siamo arrivati in Regione il disavanzo era ancora di circa 700 milioni di euro con l’erogazione dei LEA inadempienti. Oggi per la prima volta si è chiuso in attivo il consuntivo e i punteggi LEA sono di 30 punti sopra la soglia di adempienza.
L’uscita della Regione Lazio dal Commissariamento della sanità, stabilita oggi nella Conferenza Stato Regioni, è un’ottima notizia per tutti i cittadini della nostra Regione e per l’Italia tutta. Dopo 10 anni di duri sacrifici da parte dei cittadini e degli operatori, il risanamento economico e l’innalzamento dei livelli LEA permettono alla sanità della nostra Regione di prendere una strada nuova di normalità e corretta programmazione”. Questo il commento di Paolo Ciani (Demos), vicepresidente della Commissione Sanità alla Pisana. “Dopo anni di sprechi, ruberie e malasanità, un duro lavoro di 10 anni riporta il Lazio a poter investire nella sanità. Di questo va dato merito al presidente Zingaretti e all’assessore D’Amato. L’uscita dal commissariamento ridà anche al Consiglio il suo ruolo di legislatore e orientamento politico programmatico. Ora bisogna affrettare le assunzioni (che oltre a dare sollievo al personale, miglioreranno i servizi e ridurranno le attese) e investire su una sanità di prossimità sempre più vicina e attenta ai cittadini”.